Ma come avete fatto?



A volte, parlando con diverse persone e raccontando la nostra storia ci è stata fatta questa domanda: "ma voi come avete fatto ad affrontare la lontananza?". Istintivamente mi viene da dire che non c'è una ricetta specifica, non è assolutamente magia ma è lavoro duro, forza di volontà, amore per l'altro e tanta fede.

Io e Cosimo siamo stati insieme sette anni prima di decidere di sposarci e certe volte ci piace scherzare sul fatto che li dividiamo tra "prima di Assisi" e "dopo Assisi". 

Ci siamo messi insieme a Gennaio 2008, io al primo anno di università, lui a metà dell'ultimo anno di superiori. La mia amica Claudia, mi aveva invitata a casa sua a Matera per il Capodanno. In quei giorni scoprii la bellezza sconfinata della cittá, la gioia di stare insieme a nuovi amici e conobbi Cosimo. Mentre io e Claudia, studiavamo per gli imminenti esami lui faceva capolino ogni tanto a fare due chiacchiere. Mi trovavo molto bene a parlare con lui, ricordo di aver pensato subito che fosse un ragazzo con dei sani principi e con lui si poteva parlare di qualsiasi cosa. Non ci volle molto per capire che stava nascendo un certo sentimento tra di noi, ma nessuno dei due sembrava sbilanciarsi troppo fino a quando una sera, la vigilia dell’Epifania, davanti alla Cattedrale di Matera mi prese per mano. Fu un gesto semplice, bellissimo.
In quel momento è iniziata la nostra storia insieme. 

L’unica cosa che ci spaventava davvero erano i kilometri - 582 per essere precisi - che ci separavano. Rimini e Matera non sono certo dietro l’angolo. L’importante era riuscire a vedersi. Per i primi mesi c’è andata bene, Cosimo veniva a Rimini qualche fine settimana, poi visto che doveva prepararsi per la maturità, non ci siamo visti per tre lunghissimi mesi. Fu talmente devastante e frustrante, quasi da farci impazzire.
L’amore non può crescere se non ci si vede. 

Memorabili sono gli sms e le lunghe telefonate che ogni sera ci attendevano. Dopo il primo lungo mese lontani, Cosimo venne a Rimini a trovarmi e decidemmo di comprare le sim "gemelle" con chiamate ed sms a prezzi più convenienti! (I tempi del GSM erano ancora lontani!!)
Le cose andarono meglio con il trasferimento a Torino di Cosimo per studiare Ingegneria. Facevamo a turno per vederci e ogni volta alla stazione erano lacrime. Mi piace pensare che Torino è stata anche la città che ci ha iniziato a preparare all'incontro col Signore. In quel periodo, non vivevo appieno la mia fede, mi consideravo "cattolica abbastanza praticante" mentre Cosimo era completamente lontano. A maggio 2010 il Signore cominciò a sussurrare al nostro cuore dandoci l’occasione di incontrarlo nell’ostensione della Sacra Sindone. Ore di fila in cui parlammo tantissimo, io da "brava ragazza" avevo fatto la prenotazione e Cosimo era molto scettico ma curioso. Dopo quei pochi attimi davanti alla Sindone, incominciammo a farci delle domande e proposi a Cosimo di andare a fare quattro chiacchiere con una suora che conoscevo vicino alla Basilica di Maria Ausiliatrice...la strada era ancora lunga.

Il percorso di coppia non è certo un'autostrada dove con tutte quelle gallerie non ti godi il panorama e sicuramente non è una gara a chi arriva prima... è simile piuttosto ad un sentiero di montagna, dove devi fare un passo alla volta, un piccolo passo dietro l'altro e la meta è quella vista meravigliosa e stupefacente di fianco alla croce. 








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